RESISTANCE - LA VOCE DEL SILENZIO - Cineclub Arsenale APS

loading...

RESISTANCE - LA VOCE DEL SILENZIO

di Jonathan Jakubowicz

Durata: 120'
Luogo, Anno: USA, 2020
Cast: Jesse Eisenberg, Ed Harris, Clémence Poésy


Sinossi

Durante la Seconda Guerra Mondiale, milioni di bambini ebrei si ritrovano orfani e vengono soccorsi da gruppi di volontari che provano con tutti i mezzi a proteggerli dall'ombra lunga del nazismo. Marcel Mangel è uno di loro, un giovane uomo, figlio di un ebreo alsaziano, deciso a condurli in Svizzera facendo credere ai tedeschi che i bambini partano per una vacanza. Mimo e attore ancora sconosciuto, Marcel corregge (letteralmente) Mangel in Marceau e sigla il suo primo gesto artistico: salvare una vita, cento vite. Ricercato due volte, come ebreo e come membro della Resistenza, Marcel Marceau sfiderà il male col silenzio.


Critica

Resistance - La voce del silenzio è la storia dell'immenso potere di un sogno, e del potere dell'arte stessa di portare tra la gente il sorriso e un soffio di speranza anche in un momento così oscuro. In un'epoca in cui l'odio sfrenato regnava sull'Europa, Marcel Marceau ha dimostrato quanto si possa ottenere perseguendo con forza il bene.

Protagonista principale del film nei panni di Marcel Marceau è Jesse Eisenberg (The Social Network), al suo fianco nei panni di Emma l'attrice francese Cléménce Poesy (Harry Potter).

moviepalyer.it

“Resistance - La voce del silenzio” non è un film perfetto, ma risulta comunque un’opera ben costruita e ben girata, in cui montaggio e colonna sonora collaborano egregiamente alla buona riuscita narrativa. Il suo punto di forza risiede nell’aver affrontato un tema doloroso come quello dell’Olocausto declinandolo attraverso l’esperienza personale del grande Marceau che, come la storia racconta, ha saputo essere un grande artista senza mai dimenticare quei valori umani che stanno alla base della sua formazione. L’Arte è catarsi dall’alienazione, nonché sublimazione del bello, e per questo il suo è quasi un potere divino, del quale il grande mimo a saputo far buon uso. E’ bello che il cinema si ricordi di grandi artisti che sono stati anche grandi uomini.

Daniele Battistoni, ecodelcinema.it