Le Donne al Balcone - The Balconettes - Cineclub Arsenale APS

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LE DONNE AL BALCONE - THE BALCONETTES

di Noémie Merlant

Durata: 103'
Luogo, Anno: Francia, 2025
Cast: Souheila Yacoub, Sanda Codreanu, Noémie Merlant, Lucas Bravo, Nadège Bausson-Diagne, Christophe Montenez, Henri Cohen, Annie Mercier


Sinossi

Durante una torrida estate a Marsiglia, tre giovani inquiline di un vivace condominio spiano dal balcone del loro appartamento la vita di un attraente vicino di casa.Ma quando l’uomo le invita a casa sua per un drink a tarda notte, le conseguenze saranno deliranti e le tre amiche dovranno escogitare una soluzione rocambolesca per uscire dai guai e rivendicare la loro libertà.


Critica

È prima di tutto una storia di sorellanza, quella de Le donne al balcone, che ha il pregio di fregarsene delle pesantezze ideologiche vecchie e inutili per cavalcare l’elettricità di un’opera punk che distrugge il “maschio” che è immerso nella violenza di genere senza rendersene conto, fino a renderlo fantasmatica presenza/assenza, letteralmente evirato. Incubi del passato e del presente sono affrontati con crescente consapevolezza di sé (che sia questo il segreto?), passando dal trionfo di colori e vitalità gioiosa di una prima parte che echeggia l’Almodóvar più selvaggio degli inizi e giungendo a una cruenta resa dei conti che dialoga con gli spiriti con umoristiche deviazioni thriller.Passando per una scena esilarante, ma allo stesso tempo di una cristallina forza politica, in cui Ruby risponde al tentativo goffo (e diremmo archetipico) del cassiere di un negozio (in cui tra l’altro vanno a comprare il necessario per fare a pezzi un cadavere) di approccio sessuale. La più sfacciata delle tre lo inchioda con un monologo sui genitali maschili pacchianamente esterni al corpo, al contrario di quelli femminili “tempio sacro", e "non ti presenti in un luogo così privato, a casa di qualcuno, senza nemmeno chiedere permesso o bussare”. Spietato senza censurarsi, Le donne al balcone è immaginifico punk femminista a mano armata sulla liberazione dalle insicurezze e la rivendicazione di un libero relazionarsi con il proprio corpo e con gli altri. Traboccante visivamente e narrativamente ma senza perdere una sua delirante coerenza ritmica e una lucida consapevolezza degli strumenti del racconto cinematografico. Insieme alle sorelle sul balcone, pronte a scendere e pretendere scelta e rispetto.

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